Ecco un piccolo estratto dalle note di regia dello spettacolo in preparazione: La cognizione di chi rimane a terra: reliquie di poesia montaliana.
Presto, sia sul blog che sulla nostra pagina facebook, maggiori informazioni su luoghi e date.
Lo spazio scenico si configura come una ricerca sperimentale di una possibile ricostruzione di una vicenda biografica ed esistenziale di Montale, attraverso l’uso dei correlativi oggettivi della sua poesia che risulta essere l’allegoria di momenti fondamentali della crescita dell’uomo e del poeta.
La rievocazione delle figure femminili è l’equivalente della costruzione di specchi e lenti: con essi il poeta può osservare, comprendere meglio la propria identità oppure difenderla dai tentativi di accecamento di specchi ustori del male situati nello spazio esterno della Terra e di una Storia sempre più sconvolta ed aggressiva nei confronti della libertà di pensiero dell’individuo.
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